Salta al menu principale di navigazione Salta al contenuto principale Salta al piè di pagina del sito

Articoli

N. 52 (2020): Polis e psiche

Capacità simbolica e modernità liquida

DOI
https://doi.org/10.3280/jun52-2020oa9313
Inviata
3 March 2020
Pubblicato
26-11-2020

Abstract

Si fa l’ipotesi che la capacità simbolica, la relazione che l’essere umano ha con i simboli, sia profondamente influenzata dalla componente sociale. Si ritiene che questo aspetto non sia stato sufficientemente considerato in campo psicologico, in particolare junghiano. Il processo individuativo è descritto da Jung in termini quasi esclusivamente “verticali”. Si discute la separazione operata da Jung tra segni e simboli veri: tale separazione mantiene la sua validità, ma deve essere vista in modo più elastico per non rischiare di creare una frattura in quella che è considerata una scala della densità di significato. La capacità simbolica in realtà è oggi compromessa su entrambi i versanti. Le conseguenze della postmodernità in generale (nella descrizione di Zygmunt Bauman) e il fenomeno internet in particolare sono visti sia in relazione agli effetti più strettamente neurobiologici che a quelli di tipo più propriamente psicologico. Tra le conseguenze più importanti dell’uso costante di internet si notano in particolare la difficoltà nella lettura approfondita di testi e nella riflessione e la compromissione della memoria a lungo termine.

Riferimenti bibliografici

  1. Bauman Z. (1989). Modernity and the Holocaust. Cambridge: Polity Press (trad. it. Modernità e Olocausto. Bologna: il Mulino, 1992).
  2. Bauman Z. (1993). Postmodern Ethics. Oxford UK and Cambridge USA: Blackwell Publishers (trad. it. Le sfide dell’etica. Milano: Feltrinelli, 2010).
  3. Bauman Z. (2000). Liquid Modernity. Cambridge: Polity Press; Oxford: Blackwell Publishers Ltd. (trad. it. Modernità liquida. Bari: Laterza, 2002).
  4. Borgna E. (2019). Saggezza. Bologna: il Mulino.
  5. Borsani R. (2015). Sul dorso di un’oca. Bergamo: Moretti & Vitali.
  6. Cabibbe F. (2014). “Fine dei viaggi?”. L’Ombra, 4: 61-75.
  7. Carr N. (2010). The Shallows. What the Internet Is Doing to Our Brain? New York: Norton (trad. it. Internet ci rende stupidi? Milano: Raffaello Cortina, 2011).
  8. Carr N. (2014). The Glass Cage. Automation and Us? New York: Norton (trad. it. La gabbia di vetro. Milano: Raffaello Cortina, 2015).
  9. Dorfles G. (1962). Simbolo, comunicazione, consumo. Torino: Einaudi.
  10. Durand Gilbert. (1996). Champes de l’imaginaire. Grenoble: UGA Editions (trad. it. “L’universo del simbolo”. In: Campi dell’Immaginario. Milano: Mimesis, 2018).
  11. Franzini E. (2018). Moderno e postmoderno. Un bilancio. Milano: Raffaello Cortina.
  12. Jervis G. (2011). Il mito dell’interiorità. Torino: Bollati Boringhieri.
  13. Jung C.G. (1928). Über die Energetik der Seele (trad. it. Energetica Psichica. In: Opere, vol. 8. Torino: Boringhieri 1976).
  14. Kugler P. (1982). The Alchemy of Discourse. Associated University Presses (trad. it. L’Alchimia delle parole. Bergamo: Moretti & Vitali, 2002).
  15. Levi P. (1960). Storie naturali. Torino: Einaudi.
  16. Mc Luhan M. (1964). Understanding Media: The Extensions of Man. Berkeley: Gingko press (trad. it. Gli strumenti del comunicare. Milano: Il Saggiatore, 2015).
  17. Moreno M. (1973). La dimensione simbolica. Padova: Marsilio.
  18. Trevi M. (1986). Metafore del simbolo. Milano: Raffaello Cortina.
  19. Viviani C. (2018). La poesia è finita. Diamoci pace. A meno che… Genova: Il melangolo.
  20. Zoja L. (2013). “La psicologia del profondo nel suo secondo secolo”. In: In difesa della psicoanalisi. Torino: Einaudi.

Metriche

Caricamento metriche ...